PIETRASANTA. Il 13 dicembre 2003, esattamente dieci anni fa, Saddam Hussein fu catturato dai soldati americani. Un evento storico che segnò il definitivo tramonto di un dittatore e di un regime. Nel numero in edicola il settimanale Vanity Fair ricorda l’avvenimento legandolo a Pietrasanta e raccontando la storia di Saddam in parallelo con quella di Massimo Del Chiaro, maestro della fusione artistica in bronzo.

saddamNell’articolo intitolato “L’uomo che creò e distrusse Saddam” il giornalista e scrittore Gabriele Romagnoli ricorda come proprio dagli studi pietrasantini della Fonderia Del Chiaro nei primi mesi del 1990 partì il grandioso monumento raffigurante il Raìs (dieci metri di altezza) installato poi nel centro di Baghdad per quella che doveva essere la celebrazione eterna del dittatore e del suo potere. Invece nel 2003 il monumento fu distrutto dalle truppe americane, che non riuscirono però a levarlo di mezzo semplicemente prendendolo a cannonate, come già avevano fatto con altri monumenti di regime. Dovettero invece smantellare pezzo per pezzo sia la statua che la possente struttura in acciaio che la teneva saldamente in piedi, entrambe made in Pietrasanta. E anche in questa delicata opera distruttiva ci fu lo zampino di Del Chiaro.

Il settimanale pubblica a corredo la foto che ritrae le maestranze della Fonderia Del Chiaro nel 1990 dinanzi alla loro creatura: il gigante Saddam in bronzo appena fuso, patinato e messo in prova nel piazzale dell’azienda in via delle Iare a Pietrasanta. Anch’esso, per certi versi, un documento storico.

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